Limite al tempo determinato con lo stesso datore di lavoro

Il D. Lgs n.81/2015 introduce il concetto di equivalenza della mansione nella determinazione dei limiti temporali applicabili al lavoro a tempo determinato (36 mesi), affermando la possibilità di derogare tali limiti adibendo il prestatore a mansioni diverse.

La giurisprudenza è solita basare tale analisi in una duplice ottica:
- equivalenza oggettiva: inclusione tra nuove e vecchie mansioni nel medesimo livello retributivo e di inquadramento contrattuale
- equivalenza soggettiva: consistente nell' utilizzo del patrimonio professionale utilizzato e maturato in precedenza nello svolgimento delle nuove mansioni
Il Ministero del Lavoro ha infatti chiarito con la sentenza n.13/2008 come l'analisi non debba esaurirsi in una mera corrispondenza del livello di inquadramento contrattuale tra le mansioni "vecchie" e quelle "nuove" (equivalenza formale), ma si debba focalizzare sui contenuti, sulla natura e sulle modalità di svolgimento della prestazione stessa (equivalenza sostanziale).

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