Buoni Pasto

Il recente decreto varato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) introduce importanti novità in materia di buono pasto,

da sempre al centro delle attenzioni sia dei datori di lavoro che dei lavoratori. Le nuove disposizioni in vigore da 09/09/2017, ampliano la platea dei destinatari: non più soltanto lavoratori dipendenti a tempo pieno ma anche part-time anche in assenza di pausa pranzo nel proprio contratto di lavoro e, altra novità, inclusione della categoria dei collaboratori.
Se in precedenza non era possibile cumulare e utilizzare i ticket per fare la spesa, ora se ne potranno usare fino ad otto. Si amplia anche la categoria di esercizi nei quali i buoni pasto potranno essere utilizzati: non soltanto al supermercato ma anche presso agriturismi e locali gestiti da imprenditori agricoli e coltivatori così come presso esercizi ittici per la degustazione di piatti di mare in contesti turistici. Non cambia invece la tassazione dei buoni pasto: quelli cartacei restano esenti dalle imposte fino al valore di 5,29 euro ma si tende ad incentivare l'utilizzo dei più trasparenti e tacciabili buoni elettronici del valore nominale di 7 euro. Il decreto del MISE chiarisce, inoltre, che il valore di ogni singolo buono è da intendersi comprensivo di IVA al 10% per la somministrazione al pubblico di prodotti alimentari e bevande.

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