UN CAFFÈ CON ... PASQUALE MAZZUCA

06 01

Immaginate di essere seduti ad un tavolo di un bar con un collega, un dirigente di categoria o chiunque presti la propria attività nel mondo del lavoroe di discutere serenamente sorseggiando l’immancabile caffè. Ristretto, lungo, corto, macchiato, corretto, decaffeinato, la scelta è libera così come le risposte che forniranno i nostri gentili interlocutori alle domande.

 

Pasquale Mazzuca, neo eletto vicepresidente dell'ENPACL. Grazie per aver accettato l'invito al nostro "bar virtuale", il luogo ideale in cui incontrarsi, scambiare opinioni e discutere liberamente sulla categoria e sui giovani Consulenti del Lavoro, sorseggiando un buon caffè.

D: Quali sono i progetti e gli obiettivi del nuovo consiglio di amministrazione dell'Ente in questo mandato?

R: E' intenzione del nuovo cda dare continuità all'attività già iniziata nel corso del precedente mandato che ha visto mettere in sicurezza i conti dell'Ente. Inoltre, con la definitiva approvazione del regolamento di attuazione per le attività di sviluppo e sostegno all'esercizio della libera professione dei propri associati, da parte dei ministeri vigilanti, potremmo finalmente dar corso a tutte le azioni in esso contenute. Avvieremo, appena possibile, tutte le attività tese a facilitare l'esercizio della professione dei propri associati in particolare per quanto attiene ai rapporti con la pubblica amministrazione, all'accesso ai servizi informatici di supporto all'attività di studio comprese le banche dati. Presto saranno operativi gli aiuti finanziari per l'acquisto di attrezzature, strumenti, arredi, hardware e software per il potenziamento degli studi dei propri associati. Definiremo, a breve, le procedure atte a garantire e favorire il passaggio generazionale mediante la cessione degli studi. Grande attenzione sarà riservata alla comunicazione allo scopo di rendere sempre più consapevoli tutti i colleghi associati (il vero patrimonio dell'Ente) dell'importanza che assume, per ognuno di noi, il sistema pensionistico rafforzando il concetto di solidarietà generazionale. A questo scopo ritengo sia fondamentale sviluppare ulteriormente il welfare integrato che dovrà costituire la vera attrattiva per i nuovi giovani cdl, garantendo agli stessi di operare in un mercato professionale sempre più competitivo.
E' indispensabile, a mio avviso, che allo sviluppo del welfare integrato, le cui linee sono state già tracciate nella passata consiliatura, vengano coinvolti tutti gli organi istituzionali di categoria (CNO, Fondazione Studi, Fondazione Lavoro, ANCL) e in particolare i giovani che dovranno essere i veri protagonisti del loro futuro ed in particolare di quello previdenziale.

D: Il vero patrimonio di ogni ente di previdenza sono i propri iscritti, ma il valore aggiunto lo attribuiscono i giovani iscritti, soprattutto i giovani che si iscriveranno. Qual è la posizione dell'ente al riguardo?

R: Concordo nel ritenere che il patrimonio di qualsiasi sistema pensionistico a ripartizione, così come risulta essere l'ENPACL, è costituito dai propri associati e in particolare dei giovani che accettano e si fanno carico di sottoscrivere quel patto di solidarietà generazionale che è posto alla base del nostro sistema previdenziale.
Il cda, di cui mi onoro di far parte, è ben consapevole di ciò e per questo motivo concentrerà maggiormente l'attenzione sui giovani iscritti promuovendo tutte quelle iniziative possibili che possano favorire il loro ingresso supportandoli e aiutandoli nei primi anni di attività.

D: Chi è il Giovane Consulente del Lavoro? E' possibile ipotizzare di spostare l'appellativo "giovane iscritto" da un mero aspetto anagrafico e legarlo invece ad un più equo fattore di anzianità professionale? Nel sistema contributivo, questa modifica, come impatterebbe sui bilanci dell'ente?

R: Il regolamento di previdenza e assistenza all'art. 37 comma 5 definisce giovani consulenti del lavoro coloro che all'atto dell'iscrizione all'ente non hanno compiuto il 35° anno d'età. Personalmente sono d'accordo con tale definizione, frutto di una lunga riflessione effettuata sul tema durante i lavori svolti dalla commissione riforma prima e dall'assemblea dei delegati dopo che ha portato all'approvazione del regolamento di previdenza e assistenza. Infatti, i 35 anni d'età sono assolutamente compatibili (sia con il requisito anagrafico di 70 anni sia con il requisito contributivo dei 40 anni) con il diritto a percepire la pensione di vecchiaia secondo le nuove regole. Legare l'appellativo " giovane" all'associato neo iscritto indipendentemente dall'età anagrafica produrrebbe effetti negativi sia sul montante contributivo a causa di un minor versamento sia sul coefficiente di calcolo della prestazione pensionistica.

D: Perché un giovane oggi dovrebbe intraprendere la professione dei Consulenti del Lavoro? Quali sono le possibilità dedicate ai giovani colleghi e in che direzione, a tuo giudizio, si svilupperà la professione?

R: Grazie all'attività istituzionale e di rappresentanza svolta dall'attuale gruppo dirigente, in particolare nell'ultimo decennio, la professione del consulente del lavoro è stata arricchita di tante nuove competenze che l'hanno proiettata ad essere quella socialmente più innovativa attualmente presente nel panorama professionale sia nazionale che europeo. I giovani che sapranno cogliere l'opportunità di iscriversi al nostro ordine avranno la possibilità di diventare gli unici esperti della gestione delle risorse umane con tutte le potenzialità che il settore esprime.

D: Associazione Giovani CdL e ENPACL. Due anni di confronto costruttivo e sereno, volto esclusivamente alla realizzazione di condizioni sostenibili per i giovani colleghi, durante i quali sono emerse tante idee e molti progetti. Qual è il futuro di questa collaborazione?

R:Ritengo che la collaborazione dovrà continuare, addirittura dovrà essere intensificata. In particolare il mio impegno personale sarà quello di coinvolgere l'associazione giovani affinchè sia essa stessa partecipe e protagonista del futuro previdenziale del giovane associato.

D: UNIVERSO LAVORO: è davvero un'opportunità per i colleghi?

R: Preliminarmente mi preme ribadire che fondazione Universolavoro è stata costituita in attuazione del regolamento di attuazione ex art. 4 comma 5 dello statuto al fine di sviluppare e sostenere la professione dei nostri iscritti (ripeto l'unico vero patrimonio dell'ENPACL perché garantiscono il gettito contributivo per pagare le pensione) utilizzando parte del contributo integrativo ( il 25 % del 4% del contributo) che non è destinato a montante. La fondazione dovrà costituire un valido supporto allo svolgimento della professione, facilitando gli iscritti ad utilizzare al meglio sia le potenzialità dell'informatica, alleggerendo il peso degli adempimenti a cui i colleghi sono chiamati a svolgere per conto della PA. Per questo è importante e fondamentale l'apporto che i giovani potranno e sapranno dare nella creazione della "scrivania digitale del consulente del lavoro".

Grazie per il caffè.
A presto

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