UN CAFFÈ CON… CRISTOFORO RE

Scritto da Super User.

07 01

Immaginate di essere seduti ad un tavolo di un bar con un collega, un dirigente di categoria o chiunque presti la propria attività nel mondo del lavoroe di discutere serenamente sorseggiando l’immancabile caffè. Ristretto, lungo, corto, macchiato, corretto, decaffeinato, la scelta è libera così come le risposte che forniranno i nostri gentili interlocutori alle domande.

In questo numero della rubrica abbiamo il piacere di prendere "Un caffè con..." il Presidente del CPO di Torino Cristoforo Re.

D: Buongiorno Presidente Re. Grazie per aver accettato l'invito al nostro "bar virtuale". Cominciamo questa chiacchierata parlando di un tema attuale: le Associazioni Giovani Consulenti del Lavoro. Cosa ne pensa e quali contributi crede che possano apportare alla categoria?
R: Accolgo volentieri l'invito in quanto è sempre piacevole scambiare opinioni con altri colleghi, a maggior ragione se questi si sono affacciati da poco nella realtà del nostro ordinamento e dimostrano voglia di impegnarsi in favore degli iscritti. A questa prima domanda rispondo affermando che la nostra Categoria potrà avere un futuro solo col contributo dei giovani. Contributo di idee nuove e di attività in tutti i campi: dall'aggregativo al ludico al formativo, sia tecnico che deontologico.

D: In che modo le Associazioni Giovani possono inserirsi nel contesto istituzionale di categoria?
R: Questa seconda domanda è sicuramente la più delicata in quanto a livello istituzionale siamo abituati a parlare di Ordine e Sindacato con funzioni che spesso si sovrappongono in quanto se è vero che il sindacato tutela gli interessi del consulente del lavoro, l'Ordine deve tutelare la fede pubblica e quindi intervenire su tutta la sfera di attività del professionista per renderlo sempre più affidabile. I giovani possono, anzi devono far sentire la loro voce in entrambi questi organismi e per far questo non posso che auspicare che siano inseriti ai più alti livelli.

D: Quindi secondo Lei ANCL e Associazioni Giovani possono coesistere serenamente?
R: I Consulenti del Lavoro, soprattutto in certe realtà, sono pochi; la coesistenza e collaborazione sono un obbligo per non disperdere energie. Non può il sindacato vedere con diffidenza la crescita di una realtà che può essere solo positiva per la Categoria.

D: L'Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Torino nasce nel 2009. Ci parli cortesemente dell'esperienza della Vostra provincia.
R: Esperienza estremamente positiva. Se l'Ordine di Torino ha potuto fare molto in questi ultimi anni lo si deve anche per il fattivo contribuito della vostra associazione.

D: In che modo coinvolgete i colleghi dell'Associazione Giovani nelle attività del Vostro Ordine?
R: In tutti i campi. Giovani sono inseriti in tutte le commissioni, che ricordo sono congiunte col sindacato A.N.C.L.. Patrociniamo tutti i loro convegni che sono gratuitamente aperti a tutti i colleghi, inoltre alcuni di loro sono pienamente coinvolti nell'attività del consiglio.

Presidente Re La ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato. Ci saluti i colleghi di Torino e, se non Le dispiace, andiamo di fretta, paga Lei?

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