VERSO UN NUOVO MERCATO DEL LAVORO

01Le politiche attive del lavoro sono state al centro di convegni e dibattiti al Festival del lavoro 2017 di Torino. Un momento di confronto per la categoria ed un momento di riflessione insieme alle istituzioni. In questa ottica si inserisce l'evento, organizzato a cura della Fondazione Consulenti per il Lavoro, dal titolo "Verso un nuovo mercato del lavoro".

Temi importanti alla luce dei recenti sviluppi normativi emanati al fine di favorire l'occupazione attraverso sistemi di ricollocazione nel mercato del lavoro ed in ottica di accompagnamento al lavoro per i giovani.
Attraverso il dibattito, moderato da Maria Carla de Cesari, Vice Capo Redattore di Norme e Tributi del Sole 24 Ore, si è voluto analizzare lo stato dell'arte delle politiche attive partendo dai risultati ottenuti sul campo, grazie all'attività svolta dalla Fondazione Consulenti per il lavoro e dei propri delegati sparsi sul territorio nazionale, senza tralasciare il tema della formazione di qualità, argomento che riveste un ruolo sempre più importante.

La Presidente Nazionale Marina Calderone, introducendo gli argomenti, si è soffermata sulla centralità, nell'ambito dei servizi proposti dalla Fondazione per il Lavoro, dei tirocini formativi: "promuovere l'occupazione e l'inserimento al lavoro dei giovani attraverso i tirocini formativi deve essere l'obiettivo di noi Consulenti" - ha affermato la Presidente - "i tirocini formativi non devono essere considerati una forma di lavoro precaria, quanto un'opportunità per il lavoro. I Consulenti del Lavoro sono in grado, oggi, di affrontare sfide importanti senza perdere di vista il ruolo e l'importanza delle risorse umane. Ciò risulta ancora più evidente se si analizzano i risultati ottenuti dalla Fondazione." La Presidente Calderone ha, infatti, ricordato che i tirocini formativi proposti attraverso l'attività della Fondazione per il Lavoro sono stati più di 60.000 e di questi il 60% si sono poi tradotti in lavori stabili. L'eccellente risultato è frutto dell'attività esercitata dai Consulenti del Lavoro delegati dalla Fondazione, capaci di intercettare le esigenze delle aziende, di accompagnare il lavoratore nel loro percorso di inserimento/reinserimento, di favorire la trasformazione dei tirocini in opportunità di stabilizzazione del rapporto di lavoro.

Sul tema si è espresso anche Mauro Capitanio, Presidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro al quale è stato chiesto:

Perché i tirocini formativi sono così importanti per la Fondazione per il Lavoro?
Quali sono i risultati raggiunti in questi anni?

"La Fondazione per il lavoro - ha risposto il Presidente Capitanio - è l'agenzia per il lavoro espressione del Consiglio Nazionale dell'Ordine, l'unica del mondo professionale ed è pertanto chiaro come la propria vocazione non possa essere altra che creare occupazione. I tirocini formativi sono lo strumento migliore per i giovani, un'opportunità da sfruttare al meglio per introdurli nel mondo del lavoro. Oggi almeno un tirocinio su due si trasforma in lavoro effettivo e questo è possibile grazie all'attività svolta dalla Fondazione e dai suoi duemila delegati. E' come avere duemila agenzie dislocate su tutto il territorio nazionale, duemila sportelli che funzionano."
Dunque, anche il Presidente Capitanio ha sottolineato la capacità e la professionalità dei delegati della Fondazione, due qualità che si sono tradotte poi in risultati eccellenti. Ritornando ai numeri che scaturiscono dall'indagine: "I tirocini della Fondazione Lavoro e l'inserimento occupazionale", elaborata dall'Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro sulla base dei dati forniti dal Ministero del Lavoro e presentata in occasione del Festival del Lavoro 2017.
"Siamo stati in grado di creare più di trentamila posti di lavoro con alte percentuali di stabilizzazioni – ha continuato Mauro Capitanio - risultati importanti se si paragona il dato della Fondazione con la media nazionale, che è solo del 30%. Il nostro lavoro è quello di accompagnare i giovani con la formazione e di trovare loro un'occupazione. I Consulenti del Lavoro sono i tutor che seguono i ragazzi nel loro iter professionale e, allo stesso tempo, conoscono le esigenze delle piccole e medie imprese. Le altre agenzie per il lavoro devono ricercare le aziende, mentre noi Consulenti siamo degli intermediari, attraverso le nostre conoscenze cerchiamo di eliminare il disallineamento esistente tra scuola e mondo del lavoro."
Il Presidente della Fondazione si è anche soffermato sulla formazione che i delegati sostengono per poter essere preparati ad affrontare le tematiche delle politiche attive del lavoro, una formazione di alta qualità improntata sull'etica professionale e con l'obiettivo di creare lavoro. Ha ricordato come non sono soltanto i tirocini formativi al centro dell'attività della fondazione ma come anche l'assegno di ricollocazione costituisca una interessante opportunità per i delegati: "negli ultimi mesi abbiamo formato più di trecento delegati, con una preparazione specifica anche sul bilancio delle competenze, uno strumento capace di favorire il buon esito del percorso di ricollocazione".

Dopo l'intervento del Presidente della Fondazione per il Lavoro ha preso la parola la Dott.ssa Giovanna Pentenero, intervenuta nella duplice veste di Assessore per il Lavoro della Regione Piemonte e di membro del Consiglio di Amministrazione dell'ANPAL - Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. L'Assessore ha sottolineato come l'apprendistato debba essere lo strumento principale per l'inserimento dei giovani nelle aziende e come il Piemonte abbia accolto con favore questa tipologia di contratto: "In Piemonte le scuole hanno risposto bene, contattando le aziende per avviare l'alternanza scuola lavoro e l'apprendistato creando, così facendo, opportunità per le stesse imprese."
Riguardo all'ANPAL, l'assessore ha sottolineato le problematiche del sistema, dovute anche al fatto che le competenze delle politiche attive del lavoro sono materia concorrente per le regioni. Occorrerebbe un intervento legislativo per omogeneizzare il sistema, per avere strumenti operativi più efficaci. Infine, in tema di assegno di ricollocazione: "è necessaria una maggiore connessione tra Agenzia ed INPS ed un più forte impegno di comunicazione per favorire l'utilizzo di tale strumento."

A conclusione del dibattito sono intervenuti Mauro Meda, Direttore dell'ASFOR - Associazione Italiana per la formazione manageriale - e Sandro Giovannelli Direttore Generale dell'ANMIL - Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro.
Il primo ha sottolineato l'importanza del ruolo di tutor per la formazione di alto livello: "i giovani hanno voglia di apprendere ed è per questo che bisogna affiancare loro tutor e docenti preparati, capaci di trasferire le competenze necessarie e favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro al termine dei percorsi di formazione." Secondo Mauro Meda è importante che la formazione, per essere funzionale ai suoi scopi, risponda anche alle specifiche esigenze del territorio, pur mantenendo caratteristiche essenziali valide a livello nazionale.
Sandro Giovannelli ha esposto, invece, le problematiche dei lavoratori disabili: "Siamo uno dei paesi con più basso livello di occupazione tra i lavoratori disabili e questo deve farci riflettere. Ci sono criticità che vanno individuate e risolte. Il Jobs Act ha già cominciato ad affrontare le problematiche che ci riguardano ma siamo ancora in attesa di linee guida. Inoltre anche lo spostamento dell'obbligo di assunzione al primo gennaio 2018 non è stata ben accolta dalla nostra categoria."

Il mondo del lavoro si sta sicuramente trasformando. E' questo che emerge a conclusione dei lavori. Ci sono criticità che vanno affrontate e risolte, ma ci sono strumenti importanti da utilizzare per favorire l'occupazione nel nostro paese. "E' necessario semplificare, è necessario valorizzare l'apprendistato duale come strumento per l'inserimento al lavoro dei giovani, è necessario sfruttare le opportunità delle politiche attive" è questa la riflessione del Presidente Marina Calderone al termine dell'incontro.

postit 160

Post-it